Giornata dei Camici Bianchi
Sono passati cinque anni da quel 20 febbraio del 2020 impresso nella memoria di tutti: oggi ricorre il giorno in cui Annalisa Malara, anestesista dell’Ospedale di Codogno, identificò nel 38enne Mattia il “paziente Uno” del Coronavirus.
Da allora e per i mesi e anni successivi abbiamo affrontato uno sconosciuto, il Covid 19, ed è solo grazie all’impegno quotidiano del personale sanitario - impegno che allora andava molto oltre l’immaginazione di chiunque - se le conseguenze di quello stravolgimento sociale sono state arginate.
Oggi si celebra la quinta Giornata dei Camici Bianchi, formalmente definita come Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, nata dalla proposta del regista Ferzan Ozpetek di dedicare una giornata al ricordo della fondamentale importanza e del costante impegno di chi lavora negli ospedali. Proposta che è stata immediatamente accolta da SIAE, che ai tempi lanciò una piattaforma per raccogliere adesioni e trasformare la proposta in legge.
Questa giornata rappresenta comunque l'occasione per ricordare che ogni giorno, nelle emergenze sanitarie di ogni tipo, che si susseguono, l'impegno del personale sanitario va esaltato, ricordato, sostenuto.
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