11 gennaio 2024

Fino al 17 gennaio all’Auditorium “Svelarsi” di Silvia Gallerano

La “Serata evento per sole donne e chi si sente tale” è in scena al Teatro Studio Gianni Borgna e poi in tournée in giro per l’Italia
Svelarsi di Silvia Gallerano

Svelarsi di Silvia Gallerano

Da stasera il Teatro Studio Gianni Borgna all’Auditorium Parco della Musica ospita il ritorno di “Svelarsi”, ovvero una serata evento “per sole donne e chi si sente tale”, scritto e diretto da Silvia Gallerano, anche in scena con Giulia Aleandri, Elvira Berarducci, Smeralda Capizzi, Benedetta Cassio, Livia De Luca, Chantal Gori, Giulia Pietrozzini, con il contributo di Serena Dibiase e la voce di Greta Marzano.

Dopo i sold out allo Spazio Rossellini e le date milanesi, lo spettacolo – nato in collaborazione con SIAE e MiC - torna ora per una tournée che dopo Roma porterà lo spettacolo a Udine, Genova, Milano, Torino, Parma. 

La tappa romana prevede anche un Laboratorio Svelarsi Open presso la Casa Internazionale delle Donne (18 gennaio), uno al Lottounico (22 – 27 gennaio) e uno presso Centrale Preneste (30 gennaio – 3 febbraio).

Lo spettacolo

Ma cos'è Svelarsi? “Uno spettacolo/esperimento/serata/happening/sabba/pigiama party/assemblea... qualcosa di indefinito e indefinibile, un momento di condivisione e di riflessione piuttosto allegro su temi come il femminismo, l'umiliazione, la rivalsa, il senso di colpa, l'autodeterminazione. È una serata per sole donne, che genera parecchie risate e una smodata sorellanza”. Anticipiamo qualcosa dalle note di regia.

Le note di regia

“Si tratta di una chiamata. Risponde chi se la sente. Non è per tutti. È per chi ha voglia di incontrarci. Non ci mostriamo come animali di uno zoo. Accogliamo chi è interessata a rispecchiarsi. Ci sono parole. Tante. Che coprono, che proteggono i corpi. E poi ci sono i corpi. Così come li guardiamo allo specchio quando ci svegliamo. Prima di camuffarli per camminare in mezzo agli altri. Sai quando si dice: immagina una persona che ti fa paura mentre è nuda. Per smontarla. Per vedere che è composta dagli stessi pezzi che compongono te. Ecco, noi ci spogliamo proprio. I nostri pezzi li mostriamo tutti. E come i nostri corpi mostrati a pezzi, così si presenta il lavoro. Una composizione di quadri, fatti di immagini e parole. Una successione di tappe, per arrivare ad assemblare i giusti pezzi, per trovargli collocazione. Per trovargli visione”.

Perché Svelarsi è uno spettacolo evento per sole donne o chi si sente tale?

“Lo sguardo maschile rimane fuori dalla sala per un po’, ci aspetta. Non è un desiderio di esclusione degli uomini, ma di un tipo di sguardo predatore, giudicante, sminuente. È uno sguardo che abbiamo tutte e tutti in diversa misura, è il frutto della nostra società fondata sulla supremazia maschile, secondo la quale chi non è maschio è meno: meno autorevole, meno importante, meno interessante. E come fare a levarselo di dosso? Noi abbiamo immaginato questo esperimento: creare un tempo e uno spazio in cui dei corpi femminili si trovano in una condizione anomala, non quotidiana. Per farlo ci concentriamo sui nostri corpi e sulle storie che si portano dentro. 

Il Teatro di Dioniso

Ad accogliere il percorso di Svelarsi e la sfida comunicativa di Silvia Gallerano c’è Teatro di Dioniso che ha reso lo spettacolo anche anche un interessante racconto produttivo, di collaborazione e riflessione continue: “per riuscire a proporre nel modo giusto un vero progetto di ricerca, per difenderlo, per preservarlo, per trovare il giusto spazio in un contesto teatrale italiano sempre più difficile e chiuso, e aprirsi a nuovi incontri e a nuove collaborazioni”. 

Il blog 

Qui il blog che raccoglie le parole di chi ha accolto la sfida di accogliere Svelarsi e lo ha sostenuto attraverso una raccolta fondi.

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