Svelarsi di Silvia Gallerano
Da stasera il Teatro Studio Gianni Borgna all’Auditorium Parco della Musica ospita il ritorno di “Svelarsi”, ovvero una serata evento “per sole donne e chi si sente tale”, scritto e diretto da Silvia Gallerano, anche in scena con Giulia Aleandri, Elvira Berarducci, Smeralda Capizzi, Benedetta Cassio, Livia De Luca, Chantal Gori, Giulia Pietrozzini, con il contributo di Serena Dibiase e la voce di Greta Marzano.
Dopo i sold out allo Spazio Rossellini e le date milanesi, lo spettacolo – nato in collaborazione con SIAE e MiC - torna ora per una tournée che dopo Roma porterà lo spettacolo a Udine, Genova, Milano, Torino, Parma.
La tappa romana prevede anche un Laboratorio Svelarsi Open presso la Casa Internazionale delle Donne (18 gennaio), uno al Lottounico (22 – 27 gennaio) e uno presso Centrale Preneste (30 gennaio – 3 febbraio).
Ma cos'è Svelarsi? “Uno spettacolo/esperimento/serata/happening/sabba/pigiama party/assemblea... qualcosa di indefinito e indefinibile, un momento di condivisione e di riflessione piuttosto allegro su temi come il femminismo, l'umiliazione, la rivalsa, il senso di colpa, l'autodeterminazione. È una serata per sole donne, che genera parecchie risate e una smodata sorellanza”. Anticipiamo qualcosa dalle note di regia.
“Si tratta di una chiamata. Risponde chi se la sente. Non è per tutti. È per chi ha voglia di incontrarci. Non ci mostriamo come animali di uno zoo. Accogliamo chi è interessata a rispecchiarsi. Ci sono parole. Tante. Che coprono, che proteggono i corpi. E poi ci sono i corpi. Così come li guardiamo allo specchio quando ci svegliamo. Prima di camuffarli per camminare in mezzo agli altri. Sai quando si dice: immagina una persona che ti fa paura mentre è nuda. Per smontarla. Per vedere che è composta dagli stessi pezzi che compongono te. Ecco, noi ci spogliamo proprio. I nostri pezzi li mostriamo tutti. E come i nostri corpi mostrati a pezzi, così si presenta il lavoro. Una composizione di quadri, fatti di immagini e parole. Una successione di tappe, per arrivare ad assemblare i giusti pezzi, per trovargli collocazione. Per trovargli visione”.
Perché Svelarsi è uno spettacolo evento per sole donne o chi si sente tale?
“Lo sguardo maschile rimane fuori dalla sala per un po’, ci aspetta. Non è un desiderio di esclusione degli uomini, ma di un tipo di sguardo predatore, giudicante, sminuente. È uno sguardo che abbiamo tutte e tutti in diversa misura, è il frutto della nostra società fondata sulla supremazia maschile, secondo la quale chi non è maschio è meno: meno autorevole, meno importante, meno interessante. E come fare a levarselo di dosso? Noi abbiamo immaginato questo esperimento: creare un tempo e uno spazio in cui dei corpi femminili si trovano in una condizione anomala, non quotidiana. Per farlo ci concentriamo sui nostri corpi e sulle storie che si portano dentro.
Ad accogliere il percorso di Svelarsi e la sfida comunicativa di Silvia Gallerano c’è Teatro di Dioniso che ha reso lo spettacolo anche anche un interessante racconto produttivo, di collaborazione e riflessione continue: “per riuscire a proporre nel modo giusto un vero progetto di ricerca, per difenderlo, per preservarlo, per trovare il giusto spazio in un contesto teatrale italiano sempre più difficile e chiuso, e aprirsi a nuovi incontri e a nuove collaborazioni”.
Qui il blog che raccoglie le parole di chi ha accolto la sfida di accogliere Svelarsi e lo ha sostenuto attraverso una raccolta fondi.
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