Roma nel cinema a pennello
È stata presentata oggi a Palazzo Merulana Roma nel cinema a pennello. I bozzetti pittorici dei manifesti cinematografici, da “Roma città aperta” a “La voce della luna”, visitabile da domani all’8 dicembre.
L'esposizione nasce dall'incontro di due appassionati collezionisti di "cimeli" cinematografici, Stefano Di Tommaso e Paolo Marinozzi, ideatori e curatori della mostra inserita all’interno del palinsesto della Festa del Cinema.
Vanno in scena i set romani con 50 bozzetti pittorici di grandi artisti, realizzati per la stampa tipografica dei manifesti. Attraverso le opere, disegnate a tempera su carta o cartoncino, la mostra si propone di articolare una sorta di racconto per film e attori dal dopoguerra agli anni ‘80, di Roma come set cinematografico.
Dall’apparizione sconvolgente del neorealismo di Roma città aperta, Ladri di biciclette, Umberto D al mito del cinema attraverso la Magnani di Bellissima, al noir comico e grottesco della serie del “Monnezza”, dalla Roma papalina di Luigi Magni a quella di Germi di Un maledetto imbroglio (tratto da Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana), dalla Roma di Poveri ma belli, de I soliti ignoti e di Febbre da cavallo a quella di Accattone e Mamma Roma. Uno straordinario viaggio nella città più filmata al mondo, insieme a New York e Parigi.
I bozzetti provengono dal museo di Paolo Marinozzi “Cinema a pennello”, che ha sede a Montecosaro (MC). Qui sono conservati i lavori dei più noti e importanti artisti del settore, veri e propri “disegnatori di sogni”: Ballester, Capitani, Martinati, Brini, Longi, Campeggi (Nano), Manfredo, De Seta, Manno, Olivetti, Cesselon, R.Geleng, Ciriello, Simeoni (Symeoni), i fratelli Nistri, Iaia, Putzu, Casaro, Avelli, Biffignandi, Gasparri, Sciotti, Tarantelli, Simbari, Crovato, G.Geleng, Innocenti (Maro), De Berardinis (Mos), ma anche Renato Guttuso e Milo Manara.
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