05 maggio 2025

Fino al 12 maggio Ravenna Jazz: ecco i concerti

Per la 52^ edizione, vince la contaminazione: dal Sud Africa a Napoli, dalla Francia a Chicago, dalla Gran Bretagna a New York, dall’Italia alle rotte della musica nomade
Pazzi di Jazz a Ravenna

Pazzi di Jazz a Ravenna

Fino al 12 maggio è di scena la 52esima edizione di Ravenna Jazz: dal Sud Africa a Napoli, dalla Francia a Chicago, dalla Gran Bretagna a New York, dall’Italia alle rotte della musica nomade. Tra le location della ricca programmazione ci sono il Teatro Alighieri, il Teatro Socjale di Piangipane, gli spazi accoglienti dei club e dei piccoli teatri di Ravenna e circondario.

Stasera, 5 maggio, protagonista lo statunitense Mark Guiliana, batterista di culto senza confini, dal jazz al rock, impegnato in uno show in solo, che lo vedrà immerso tra batterie, tastiere e percussioni.

Il calendario da domani

6 maggio – Karima presenta il suo nuovo progetto “Soulville”, un avvincente percorso tra gospel, soul e jazz. Il repertorio esplora molte sfaccettature della musica americana del Novecento, toccando anche gli spiritual, il repertorio di Broadway e i grandi compositori della canzone statunitense;

7 maggio - Famoudou Don Moye, per oltre 50 anni propulsore ritmico dell’Art Ensemble of Chicago, nel suo drumming asciutto e insieme esplosivo e giocoso combina stilemi africani e caraibici con in più lo spirito dell’avanguardia. Il suo Odyssey & Legacy Trio proporrà un repertorio dedicato in particolare, ma non solo, a Lester Bowie;

8 maggio - Hugh Coltman, cantante inglese ma parigino d’adozione: prima rocker poi cantautore folk-rock quindi crooner jazz. Le sue esplorazioni del repertorio swing hanno la rara capacità di rivelare dettagli celati e possibilità interpretative inedite ma sempre storicamente attendibili;

9 maggio - il fisarmonicista francese Richard Galliano alla guida del New York Tango Trio, gruppo col quale esibisce una volta di più il suo profondo legame con la musica di Astor Piazzolla;

10 maggio – gli Alligator Bogaloo del trombonista Mauro Ottolini, con la presenza solistica del sassofonista ravennate Alessandro Scala: un quintetto che esplora il boogaloo, fusione di hard-bop, soul jazz, R&B e ritmi afrolatini che raggiunse la massima popolarità a cavallo tra anni Cinquanta e Sessanta;

11 maggio – di scena l’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti: quest’anno il trattamento orchestrale jazz-sinfonico sarà applicato alle musiche dei Beach Boys; le parti canore, con le armonizzazioni altamente caratterizzanti dei Beach Boys, saranno affidate ai Baraonna;

12 maggio - è tempo di “Pazzi di Jazz” (nella foto, di Giampaolo Solitro) - una produzione originale quest'anno incentrata sul repertorio della cantante sudafricana Miriam Makeba. Sul palco una moltitudine di giovanissimi esecutori affidati alle cure di affermati musicisti come il direttore e arrangiatore Tommaso Vittorini, il trombonista Mauro Ottolini, il sassofonista Mauro Negri e il beatboxer Alien Dee.

 

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