Un'immagine della mostra dedicata a Rino Gaetano
Scomparso a soli trent'anni per colpa di un incidente stradale, Rino Gaetano è uno dei cantautori italiani che - a distanza di quarantatré anni dalla morte avvenuta il 2 giugno del 1981 - resta con la sua voce ruvida e con quella speciale capacità di parlare di ogni cosa con parole leggere e trasognate, un'icona musicale, sociale, politica che attraversa il tempo senza perdere nulla della sua brillante attualità.
Il Museo di Roma in Trastevere ospita da oggi un'esposizione nata dalla ricerca di materiali che documentano l’intero cammino artistico del cantautore calabrese “naturalizzato” romano, arricchita da rarità concesse per l’occasione dalla sorella Anna: documenti, foto, cimeli artistici, la raccolta dei dischi, video, strumenti musicali, oggetti, abiti di scena (come l’accappatoio indossato durante il Festivalbar all’Arena di Verona), manifesti, la collezione di cappelli e la giacca in pelle utilizzata nel 1978 a Sanremo, quando portò sul palco dell'Ariston una delle canzoni destinate a diventare di culto, Gianna, ritratto di una donna ultracontemporanea che non cerca il suo Pigmalione ma difende il suo salario dall'inflazione.
A ventitré anni Rino Gaetano si iscrive in SIAE come “compositore melodista”: da lì alla sua scomparsa pubblica 6 album attraverso i quali racconta un’Italia che ci somiglia ancora. “Proprio a causa della sferzante lucidità nell’affrontare temi di stretta attualità, ha faticato tanto per farsi conoscere, affrontando i pregiudizi della critica, del pubblico, dei colleghi, dell’ambiente e anche dell'establishment che non vedeva di buon occhio quello strano personaggio che si divertiva a schernire tutti, potenti, politici, uomini di potere, facendo nomi e cognomi”, leggiamo nelle note della mostra.
Così Rino, tra l'insofferenza cosmica di Nuntereggae e l'inno Ma il cielo è sempre più blu, la storia di emigrazione di Agapito Molteni il ferroviere, la condivisione empatica di Ti ti ti ti, e ancora Resta, vile maschio, dove vai?, Sfiorivano le viole, Aida… torna a parlarci, questa volta per immagini e oggetti, mentre la sua musica sarà performata live nel corso dell’evento da Alessandro Gaetano, in trio con la Rino Gaetano Band e con Diana Tejera, che eseguono alcuni mini concerti acustici, consentendo ai visitatori di scoprire e vivere la forza della sua musica.
La mostra, che ha il patrocinio di SIAE, rimane aperta fino al 28 aprile.