Liliana Cavani compie 90 anni

Tra le immagini conservate presso l’Archivio fotografico della Biblioteca Museo Teatrale SIAE vi è un ritratto della regista de “Il portiere di notte” sul cui retro si legge: «30.4.1979 Firenze: Liliana Cavani, la cineasta che debutta nella regia del teatro operistico con il “Wozzech” di Alan Berg, segue, senza perdere una battuta, la prova generale dal centro della platea del “Comunale” di Firenze. Lo spettacolo che andrà in scena mercoledì sera, 2 maggio, inaugura il 42° Maggio Musicale Fiorentino». (Ansa Foto)

E “senza perdere una battuta”, oggi compie 90 anni quella che si può definire davvero a buon diritto “la donna con la macchina da presa” in un mondo di “registi con gli stivali”, (per ricordare Alessandro Blasetti), lei che in oltre 50 anni di carriera ha sfidato pregiudizi e stereotipi raccontando con maestria, acume e spessore, tutti gli aspetti dell’animo umano, anche quelli più scuri e scomodi, rendendo le nostre debolezze più umane e le nostre possibilità di salvezza meno lontane. Da “Il portiere di notte” con Charlotte Rampling a “Il gioco di Ripley” con John Malkovich passando per le vite di Galileo, Francesco d’Assisi, Albert Einstein e innumerevoli regie teatrali, operistiche e televisive, l’arte della ragazza di Carpi resta impressa con magnificenza su una pellicola che supera storie e confini nazionali, rendendo il nostro Cinema grato per il suo sguardo universale e la nostra cultura fiera della sua ardente creatività.