03 settembre 2018

"Parru pi tia" del trentenne palermitano Carleo vince I Love GAI 2018

È il trentenne palermitano Giuseppe Carleo il vincitore della terza edizione di I love GAI, il concorso per giovani autori italiani under 40 ideato da SIAE in collaborazione con Lightbox.
logo I Love GAI 2018

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È il trentenne palermitano Giuseppe Carleo il vincitore della terza edizione di I love GAI, il concorso per giovani autori italiani under 40 ideato da SIAE in collaborazione con Lightbox.

Dopo la proiezione dei quindici cortometraggi finalisti, che venerdì hanno fatto registrare il tutto esaurito al Cinema Astra al Lido di Venezia, il nome del vincitore è stato annunciato nelle splendide sale dell’Hotel Ausonia e Hungaria da Levante – in giuria con Gregorio Paonessa e Giuseppe Gagliardi – che ha letto la motivazione: “Per l’abile costruzione narrativa, il finale sorprendente e la consapevolezza del mezzo e del racconto il corto vincitore del concorso I Love GAI 2018 è Parru Pi Tìa di Giuseppe Carleo”.

Carleo ha frequentato il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma diplomandosi in recitazione. Dal 2012 si è avvicinato alla macchina da presa, frequentando il corso di regia al Centro Sperimentale nella sede siciliana e iniziando un percorso di introspezione legato alle sue origini, fonte di ispirazione importante dei suoi lavori.

Parru Pi Tìa, realizzato nel 2018 e prodotto da Rita Vinci e Nicoletta Cataldo di El Deseo - Insolita Film, racconta la storia di una famiglia siciliana che tenta di risollevare le proprie sorti economiche e di ricucire un amore andato in frantumi affidandosi a un antico rito. Il corto, ispirato “a fatti realmente accaduti, che continuano ad accadere", come recitano i titoli di coda, colpisce per l’ironia e la originalità con cui vengono trattati temi tradizionali ma attualissimi, oltre che per scelte registiche insolite e mai scontate.

Una menzione speciale è andata a Denise di Rossella Inglese, “per la freschezza stilistica, la messinscena precisa, una scrittura mai banale e un'idea di cinema definita”. Il corto racconta la storia di un’adolescente costantemente osservata da una telecamera che si mostra allo spettatore in maniera sfacciata e provocatoria.

Rossella Inglese, nata a Battipaglia nel 1989, sceneggiatrice, montatrice e regista emergente, pone al centro dei suoi film personaggi femminili alle prese con l’esplorazione della propria sessualità.

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