23 ottobre 2019

Festa del Cinema di Roma, un convegno sulla Direttiva Copyright e i nuovi scenari dell’audiovisivo nell’era del web

Nel Teatro Studio Gianni Borgna - Sala SIAE dell’Auditorium Parco della Musica di Roma il convegno "Direttiva Copyright obiettivo 2020. I nuovi scenari dell'audiovisivo nell'era del web"
Un momento del convegno

Un momento del convegno

Il Teatro Studio Gianni Borgna - Sala SIAE dell’Auditorium Parco della Musica di Roma ha ospitato questa mattina il convegno "Direttiva Copyright obiettivo 2020. I nuovi scenari dell'audiovisivo nell'era del web", organizzato da NuovoIMAIE in collaborazione con la LUISS Business School. L’incontro, che si è svolto nell’ambito della Festa del Cinema di Roma, era incentrato sul recepimento da parte dell'Italia della nuova Direttiva sul diritto d'autore approvata recentemente dal Parlamento Europeo. In particolare si è dibattuto del punto che riconosce le piattaforme web come strumenti di comunicazione al pubblico, contenuto nell’articolo 17 della Direttiva. Sono intervenuti i maggiori rappresentanti della filiera dell’industria audiovisiva ed esperti del settore, introdotti dal Presidente di NuovoIMAIE Andrea Micciché: il Presidente di Confindustria Digitale Cesare Avenia, il Direttore Generale SIAE Gaetano Blandini, il Public Policy Manager di Google Enrico Bellini, il Direttore della Luiss Business School Paolo Boccardelli, il Presidente APA Giancarlo Leone, la produttrice televisiva Simona Ercolani, il Consigliere di Amministrazione Mediaset Gina Nieri e l’attore  Nicolas Vaporidis, Consigliere di Amministrazione NuovoIMAIE.

“La SIAE, che è stata fondata da Giuseppe Verdi, esiste da 137 anni. Il principio della nostra associazione, che non grava nemmeno per un centesimo sulle casse dello stato, è la tutela di un diritto del lavoro – ha detto il Direttore Generale SIAE nel suo intervento - Il mio sogno è che i grandi internet service provider paghino qualcosa che consenta a tutti coloro che svolgono un lavoro creativo di condurre una vita dignitosa. Gli autori vivono di questo diritto. I software e gli algoritmi dei giganti del web senza il valore aggiunto dei contenuti che producono gli autori, coloro cioè che creano cultura, non servono a niente. Noi non vogliamo fare battaglie ma vogliamo che si riconosca un giusto compenso per chi crea un valore importante. Quindi il tema è molto semplice: dialogo ma giusta remunerazione dei diritti di chi dà valore aggiunto a queste aziende”.

Nel corso del convegno è emersa la necessità di un veloce recepimento della Direttiva. Al centro del dibattito è stato posto prima di tutto un nuovo principio di responsabilità, che garantisca diritti e doveri, ma anche opportunità di sviluppo per tutti i soggetti coinvolti, oltre alla mediazione tra la tutela del lavoro di chi produce contenuti e la libertà di azione delle grandi piattaforme web, sempre tenendo come obiettivo primario l'arricchimento dell'offerta per l'utente. È stata sottolineata, infine, la fondamentale necessità di affermare l'identità italiana attraverso la creazione di contenuti “domestici” per evitare una "colonizzazione culturale" in cui il più grande si impone sul più piccolo. 

 

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