1. Uno stanziamento di 500 mila euro per l’acquisto di 2.500 pacchi da inviare al domicilio di associati che versano in gravi condizioni economiche, ovvero sono anziani e/o invalidi. Nei primi tre giorni, tra mail e telefonate, sono già pervenute oltre 600 richieste e stiamo provvedendo;
2. l’istituzione di un fondo straordinario di 60 milioni di euro, finalizzato a sostenere le ripartizioni che vedranno gli effetti negativi in piccola parte nel 2020 e soprattutto nel 2021. Questo fondo non potrà che essere operativo dopo i necessari pareri legali, le prescrizioni di parte dei fondi che per semplicità definiamo “non identificati“ e la eventuale modifica dell’attuale regolamento del vecchio Fondo di Solidarietà nel quale, all’esito delle transazioni con chi era percettore del vecchio assegno di solidarietà, residuano dei fondi. A fine maggio 2020 è prevista una prima delibera del Consiglio di Gestione, a fine giugno una seconda deliberazione del Consiglio di Sorveglianza e il 18 settembre (era in calendario da prima dell’emergenza) quella definitiva dell’Assemblea. Si aggiungeranno 50 milioni di euro (per un totale di 110 milioni di euro) finalizzati a garantire liquidità agli associati che ne avranno necessità. Anche qui, al netto dei tempi tecnici necessari ad acquisire pareri legali e a reperire la liquidità, saranno necessarie le medesime deliberazioni dei citati organi. Si tratterà di anticipazioni pluriennali (ovviamente a interessi zero) sui diritti d’autore. Nelle deliberazioni andranno stabili criteri e modalità;
3. l’istituzione di un fondo di sostegno per i nostri agenti mandatari (lavoratori autonomi non a stipendio ma a provvigione), che quest’anno si stima perderanno 10/13 milioni di provvigioni. I mandatari sono un anello strategico per la raccolta sul territorio (nel 2019 hanno effettuato il 77% del raccolta totale sul territorio per 280 milioni di euro circa), e la loro “sopravvivenza“ è determinante per quando sarà possibile ripartire;
4. in aggiunta a ciò, su proposta della Società e grazie al personale impegno del Presidente Mogol, il Governo (la norma è all’art. 90 del DL “Cura Italia“ In via di conversione) in deroga alla normativa vigente ha previsto che i fondi utilizzati per la promozione dei giovani autori, possano per il 2020 essere utilizzati per sostenere anche autori in difficoltà ( oltreché interpreti e mandatari). Il MIBACT, con decreto da emanare dopo la conversione della norma, stabilirà criteri e modalità. I danari sono già disponibili e saranno erogati dopo l’emanazione del Decreto ministeriale che è prevista entro il mese di giugno. E’ ragionevole ipotizzare che, per gli autori SIAE, saranno disponibili circa 4 milioni di euro. Peraltro, sempre su richiesta di SIAE e del Presidente Mogol, una parte del Fondo di emergenza per lo spettacolo (art.89 del DL saranno anch'essi destinati ad autori in difficoltà e anche qui è ragionevole ritenere che il Ministero destinerà agli autori qualche milione di euro (il fondo è attualmente di 130 milioni di euro).
SIAE in questa prima fase ha messo in campo direttamente misure superiori di ben 65 milioni di euro rispetto a quelle deliberate dalla consorella francese SACEM e dalla tedesca GEMA che fatturano da 300 (GEMA) a 500 (SACEM ) milioni di euro in più di SIAE; peraltro l'intervento del Presidente Mogol sul Governo è stato decisivo per ottenere le ulteriori misure.
Infine è opportuno ricordare che SIAE è multirepertorio e ad oggi non risultano particolari misure di sostegno da parte di altre consorelle europee che amministrano altri diritti ( Cinema, Dor, Lirica, Olaf ).
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