06 settembre 2018

Copyright: per 9 italiani su 10 i giganti del web devono pagare per i contenuti che utilizzano

Lo studio commissionato da Europe for Creators, movimento di cittadini, creativi e quasi 250 organizzazioni a sostegno della Direttiva Europea per il Copyright.
Europe for Creators_Cultur is under attack

Europe for Creators_Cultur is under attack

Plebiscito a favore della Direttiva e contro l’eccessivo potere dei grandi giganti del web, questi i risultati emersi dalla
ricerca “Copyright & US Tech Giants” condotta da Harris Interactive. L’indagine ha infatti evidenziato che l’89% degli
italiani, dato maggiore rispetto alla media europea che non supera l’87%, è favorevole ad un giusto compenso per gli
artisti e i creatori di contenuti per la distribuzione delle proprie realizzazioni sulle piattaforme internet come Facebook e YouTube.


Lo studio è stato commissionato da Europe for Creators, movimento di cittadini, creativi e quasi 250 organizzazioni a
sostegno della Direttiva Europea per il Copyright, per indagare le considerazioni degli italiani e della popolazione di altri sette Paesi europei in merito alla Direttiva UE sul Copyright e ha preso in esame un campione di 6.600 persone in Europa, di cui 800 in Italia. 

La ricerca indaga inoltre l’opinione relativa all’articolo 11 della Direttiva, erroneamente chiamato “link tax”, il quale prevede una forma di compenso a favore dei creatori dei contenuti protetti da copyright. In linea con la proposta della Direttiva, l’86% del campione italiano, percentuale maggiore di tutta Europa, ritiene che siano i giganti del web a dover remunerare gli editori quando riutilizzano i loro contenuti, come foto, articoli e video.


“Questi risultati sono inequivocabili. Si tratta di un segnale evidente per i deputati europei in vista del voto della
direttiva sul copyright dell'UE il 12 settembre. L'equilibrio dei poteri deve essere riformato a favore dei creatori di
contenuti e dei cittadini". Ha affermato Véronique Desbrosses, direttore generale del Gruppo europeo delle società di autori e Compositori (GESAC). "I deputati europei hanno nelle loro mani il futuro dell'Unione Europea. I cittadini hanno parlato, ora la parola passa ai politici”.


Un’evidenza particolarmente rilevante è che 4 italiani su 5 (78%), ancora una volta percentuale più alta rispetto agli altri paesi europei, ritengono che le potenze di internet abbiano più potere rispetto all’Unione Europea, tanto che il 62% degli italiani, in linea con la media europea, teme che i tech giants americani con la propria influenza compromettano il corretto funzionamento della democrazia in Europa.


“Questa è la prima ricerca in assoluto che vuole individuare la percezione dell’influenza dei giganti del tech globali sul funzionamento della democrazia in Europa. I risultati evidenziano chiaramente che i cittadini si aspettano delle azioni” ha detto Jean-Daniel Lévy, Capo dell’Opinion department di Harris Interactive.
Infine, quasi 7 italiani su 10 (66%), in linea con la media europea, ritiene che i giganti del web non condividano in modo equo i ricavi generati dalle proprie piattaforme con i creatori di contenuti. Questo dato sottolinea ulteriormente la percezione di ingiustizia subita dagli artisti e dai creativi, i quali non ottengono una giusta compensazione per i propri prodotti usati dalle grandi compagnie online per produrre profitto.

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