05 giugno 2018

La concorrenza fra le collecting e i rischi per la tutela degli autori

“Diritto d’Autore, a chi conviene la concorrenza fra le collecting?” è il titolo del convegno promosso da ANART e FNSA al Maxxi
Convegno Anart al Maxxi

Convegno Anart al Maxxi

"Diritto d’Autore, a chi conviene la concorrenza fra le collecting?” è il titolo del convegno promosso da ANART, Associazione Nazionale Autori Radiotelevisivi, e da FNSA, Federazione Nazionale Sindacato Autori, che si è svolto ieri a Roma nella sede del MAXXI.

“Recentemente è stato emanato un decreto che pone fine all’esclusività dell’ente pubblico SIAE permettendo ad altre società di collecting, a scopo di lucro e a base associativa, di operare nel nostro Paese – ha spiegato nel suo intervento introduttivo Linda Brunetta, presidente ANART - E’ ovvio che agli autori, soprattutto a quelli meno ‘forti’ sul piano contrattuale, conviene associarsi ad una società più grande e in grado di contrattare tariffe adeguate con gli utilizzatori. Infatti all’estero, in Francia per esempio, le società di collecting sono monopoliste per repertorio e, nel resto del mondo, le società di collecting tendono ad allearsi per fronteggiare i colossi del web e non il contrario”.

“Anche la WIPO, l’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale -  ha aggiunto Linda Brunetta - ha più volte espresso questa raccomandazione: ‘Di solito, dovrebbe esserci un'unica organizzazione per la stessa categoria di diritti e per la stessa categoria di titolari di diritti, in ciascun paese. L'esistenza di due o più organizzazioni nello stesso campo può ridurre o addirittura eliminare i vantaggi della gestione collettiva dei diritti’. Qual è dunque il problema nel nostro Paese? Per difendere il principio della libertà e della concorrenza è stata attuata una campagna che invece di informare su un tema tanto delicato e complesso ha spesso creato confusione, favorendo scelte contrarie ai reali interessi della categoria degli autori professionisti. Sky, approfittando della confusione sulla liberalizzazione dei diritti d’autore, ha smesso di pagarli.  Se si sottopone il diritto d’autore alle regole della concorrenza, l’utilizzatore si troverà di fronte a tante società di collecting che si sono spartite gli autori fra loro e proporranno le loro opere a minor prezzo, perché questa è la legge della concorrenza”.

“La concorrenza non è un vantaggio per gli autori, che creano le opere, ma solo per gli utilizzatori e per i nuovi gestori del business che si vogliono affacciare in questo ‘mercato’, i quali, come già dimostrato, non avranno alcun interesse ad amministrare repertori deboli, difficili e non remunerativi, come quello teatrale e lirico. Oppure saranno obbligati ad applicare provvigioni maggiori di quelle della SIAE che, a differenza di quanto si afferma, sono in linea con quelle europee.  La conseguenza di tutto ciò è il rischio della crisi del sistema del diritto d’autore in generale, una manna per chi ha già maturato profitti miliardari sulle spalle degli autori” ha concluso Linda Brunetta, che ha letto anche un messaggio di saluto del Presidente SIAE Filippo Sugar: “Come ho già avuto modo di dire in altre occasioni, il settore del diritto d’autore ha un “cuore”, rappresentato dagli autori, dai creatori dei contenuti, senza i quali non ci sarebbe alcun ‘mercato’; il ruolo delle società di collecting è di fare in modo che questi contenuti siano fruiti dagli utilizzatori agevolmente e senza ostacoli – ha scritto il Presidente Sugar - E’ importante quindi che l’apertura del ‘mercato’ non perda di vista quello che è lo scopo principale, anche delle modifiche introdotte dalla direttiva Barnier, di migliorare il livello  dei servizi offerti dalle collecting agli autori e ai loro aventi diritto, di garantire un sistema chiaro e veloce per gli utilizzatori, ma non compromettendo in alcun modo il livello adeguato di remunerazione dei contenuti. In questo senso SIAE ha operato negli ultimi anni investendo nella revisione di processi e tecnologie, senza aggravi di costi per gli associati di tutti i repertori tutelati. Ritengo che il quadriennio trascorso abbia costituito una sfida importante che SIAE ha affrontato con risultati positivi tangibili. La sfida non è finita, chiaramente, e sarà necessario, per continuare a migliorare, che prosegua anche il sostegno di tutti i suoi associati”.

Sono intervenuti al convegno l’avvocato Giorgio Assumma, l’autore televisivo Bruno Voglino, Massimo Cinque, componente del Consiglio di Sorveglianza SIAE, Raffaella Celentano, direttore della Sezione DOR Lirica SIAE, Elisabetta Ramat, responsabile per il Mercato del Lavoro del Sindacato Lavoratori della Comunicazione CGIL, l’avvocato Andrea Marco Ricci, Riccardo Di Stefano, commissario Dor, Alvise Borghi del direttivo ANART.

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