Ritratto di Gino Landi
Raramente in un artista riescono a coniugarsi e ad armonizzarsi capacità e attitudini come nel caso di Gino Landi. Perché si sa, l’arte dello Spettacolo, il genio del Varietà affondano le radici in talenti e competenze che sembrano appartenere ad altri mondi, quelli in cui televisione, danza e teatro convivevano raggiungendo sullo schermo risultati impareggiabili.
Il ballerino scoperto da Erminio Macario ha letteralmente calcato i palcoscenici per oltre 40 anni, firmando con passi e pensieri illuminati coreografie e regie televisive e teatrali impresse negli annali della storia dello spettacolo italiano. Da quelle di “Fantastico” al Festival di Sanremo, passando per “Rugantino”, “Vacanze romane” ma anche direzioni di importanti opere liriche e prestigiose coreografie cinematografiche, Landi lascia un’eredità artistica difficile da raccogliere, frutto di una grande preparazione mista a sacrificio e talento.
Lorella Cuccarini e Pippo Baudo lo ricordano con parole come “faro”, “uomo geniale, straordinario”, e mancherà a tutti coloro che hanno amato quella televisione e quel varietà.
Quelli che Gino Landi ha saputo condurre a vette ineguagliabili.
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