#CopyOrRight: se bastano un prompt e un click, cosa resta dell'autore?

Unisciti alla nostra campagna per tutelare il diritto d'autore nell'era dell'Intelligenza Artificiale.

Perché sono tempi difficili per il diritto d’autore?

L’intelligenza artificiale sta cambiando pian piano le nostre vite, in molti casi supportando la nostra produttività. Quando si parla di creatività, però, le cose sono ben diverse, perché le IA generative si stanno addestrando su opere protette, senza chiedere il permesso.Di recente è esploso sui social il trend della ghiblizzazione, cioè la trasformazione di immagini reali in stile Studio Ghibli tramite prompt testuali per l'IA. Questo “gioco”, apparentemente innocuo, ha sollevato però molte paure e preoccupazioni su quale sia il confine tra l’ispirazione e la copia da parte delle IA, e sul rischio che corre il diritto d’autore se non adeguatamente tutelato.

Come sono tutelati oggi gli autori?

Ad oggi, rispetto all’IA, gli autori non hanno strumenti per difendere il proprio lavoro: non c’è effettiva trasparenza sull’impiego delle opere, e di fatto non ci sono ancora regole che riconoscono e tutelano il valore dell’ingegno umano nei confronti di queste novità tecnologiche, che oltretutto sono in rapida evoluzione.

Le cose possono migliorare?

Proprio in queste settimane il Parlamento italiano sta affrontando un decisivo Disegno di Legge per disciplinare l’attività dei grandi player tecnologici che hanno in mano i motori della IA. Come SIAE abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere di inserire nella futura Legge la chiara possibilità per i nostri autori di impedire, preventivamente, a terzi di sfruttare i propri contenuti creativi per addestrare le macchine di intelligenza artificiale, e maggiore trasparenza sui meccanismi attraverso cui l’IA viene allenata.

Qual è il rischio?

Il rischio è che la legge passi nella sua formulazione attuale, che assegna all’IA gli stessi diritti di cui godono gli autori e gli editori umani, equiparando il prodotto delle macchine a quello della creatività umana.

Una speranza c’è, ma serve la voce di tutti.

Quindi, cosa puoi fare tu?

 

📢 Partecipa alla campagna di sensibilizzazione promossa da SIAE sul diritto d’autore nell’era dell’intelligenza artificiale “generativa”

Ecco come fare:

💡 1. Copia il prompt qui sotto e vai su ChatGPT (anche la versione gratuita va bene) 

"Trasforma la mia foto in un'illustrazione in stile animazione giapponese classica, caratterizzata da colori tenui, linee morbide e un'atmosfera sognante. Aggiungi una sovrapposizione con una grande etichetta rossa che recita '#CopyOrRight', posizionata in modo da coprire parzialmente il volto, per simboleggiare il concetto di copia non originale. L'immagine deve risultare immediata, semplice e d'impatto, comunicando chiaramente il messaggio che il risultato è una copia, non un'opera autentica."

📷 2. Carica una tua foto con il viso in primo piano, incolla il prompt e genera la tua immagine
✅ 3. Pubblica sui tuoi social l’immagine che sarà generata, usando nel testo del post l’hashtag #CopyOrRight e taggando SIAE

Perchè SIAE lancia questa campagna?

  • Le IA generative si addestrano su opere protette senza chiedere il permesso
  • Gli autori non hanno strumenti per difendere il proprio lavoro
  • La trasparenza è ancora troppo debole e servono regole chiare per una tutela concreta e il giusto riconoscimento del valore dell’ingegno umano.

 

PRESS RELEASE
 #CopyOrRight: se bastano un prompt e un click, cosa resta dell'autore?
 

Nella Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore e nel 143esimo anniversario della sua fondazione, la SIAE lancia una campagna di comunicazione per sensibilizzare i decisori politici impegnati nel DDL sull’Intelligenza Artificiale. 

 

È giusto che l’Intelligenza Artificiale generativa da grande risorsa si trasformi in sottrazione del Diritto d’Autore, fino a minare il ruolo della creatività umana?

La CISAC (Confederazione Internazionale delle Società di Autori e Compositori) ha stimato nei prossimi cinque anni una perdita di 22 miliardi di euro per gli autori di musica e audiovisivo.

L’ultimo fenomeno della “ghiblizzazione” delle foto ci ha mostrato quanto il confine tra l’ispirazione e la copia da parte della IA, già oggi, sia molto confuso e privo di regole. Gli autori italiani hanno già percepito questo rischio e ce lo hanno trasmesso negli scorsi mesi attraverso una survey, in cui hanno manifestato preoccupazione per gli effetti della IA sul loro lavoro e chiesto a gran voce che la SIAE collabori attivamente con lo Stato per proteggere il diritto d’autore.

Proprio in queste settimane, dopo un primo ok del Senato a marzo, la Camera dei deputati sta affrontando un Disegno di Legge, proposto nel 2024 dal Governo, che potrà porre dei decisivi paletti normativi ai grandi player tecnologici che hanno in mano i motori della IA.

La SIAE ha chiesto e continua a chiedere di inserire nella futura Legge la chiara possibilità per i suoi autori di impedire, preventivamente, a terzi di sfruttare i propri contenuti creativi per addestrare le macchine, e una maggiore trasparenza su come questa IA è stata e sarà addestrata.

Senza un deciso cambio di direzione, si rischia che la Legge equipari, in tutto e per tutto, un’opera prodotta dalla IA ad un’altra, frutto della creatività umana.

Nel 143esimo anniversario della sua fondazione e nella Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, la SIAE lancia un grido d’allarme e una campagna di comunicazione affinché i decisori politici intervengano per salvaguardare il diritto d’autore, pilastro fondamentale della nostra industria culturale.

Salvatore Nastasi, Presidente della SIAE:
“Non possiamo accettare che la creatività umana venga messa all’angolo da tecnologie che, senza regole, si nutrono del lavoro dei nostri autori. Dietro ogni canzone, ogni film, ogni opera c’è una persona, un’emozione e un’intelligenza umana. La creatività non è un algoritmo, è un atto unico e irripetibile che va tutelato con decisione. L’Intelligenza Artificiale non può e non deve cancellare tutto questo. Gli autori hanno diritto a essere rispettati, ascoltati e protetti. La SIAE, da sempre, è al loro fianco, e chiede con forza che il legislatore intervenga prima che sia troppo tardi: è in ballo il futuro della cultura italiana”.
 

 

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