La Biblioteca Museo Teatrale SIAE è aperta al pubblico dal 1932. Le tipologie dei materiali conservati rispecchiano la specializzazione della Biblioteca: opere teatrali di tutti i generi, epoche e nazioni, saggi critici e volumi di storia del Teatro e dello Spettacolo, opere di consultazione e repertori, e una ricca sezione di materiali artistici, museali e d’archivio.
Le raccolte librarie spaziano dalle edizioni del Cinquecento alle pubblicazioni contemporanee, nell'ambito specialistico della storia del teatro e, più in generale dello spettacolo. Altre importanti sezioni sono l'archivio delle incisioni e dei disegni, con una vastissima documentazione iconografica sulla commedia dell'arte, fra le più ricche del mondo, e l'archivio fotografico, che documenta la vita teatrale italiana dalla nascita della fotografia ai giorni nostri. Notevole la collezione di copioni, manoscritti e carteggi autografi, nonché la vasta e approfondita documentazione relativa agli spettacoli, costituita da locandine, programmi di sala e recensioni di quotidiani e riviste. Un'altra fonte inesauribile di notizie è la raccolta di oltre 570.000 ritagli di stampa. Esistono poi alcune raccolte minori di locandine, tra le quali si distingue per completezza ed organicità quella relativa agli spettacoli allestiti al Teatro Argentina dal 1918 al 1942.
Tra il materiale museale risaltano quadri di grande pregio, busti e statue raffiguranti ritratti di attori ed attrici, di autori ed autrici protagonisti del teatro dell’Ottocento e del Novecento, marionette, burattini, cimeli, costumi teatrali e accessori ed oggetti di scena di grande valore storico.
Consultare i materiali: puoi richiedere e prenotare i documenti compilando il Modulo per Biblioteca Museo Teatrale SIAE e inviandolo a biblioteca.teatrale@siae.it
Apertura su appuntamento
Martedì e giovedì, dalle 9:30 alle 15:00
Viale della Letteratura, 30 - 00144 Roma
Telefono 0659903816
Email biblioteca.teatrale@siae.it
Regolamento della Biblioteca
I materiali a presa diretta sono a libera consultazione e possono essere presi e riposti direttamente dagli utenti senza richiesta.
Nel rispetto della normativa vigente (art. 108 del D.Lgs 42/2004, modificato dall’art. 1, comma 171 della L 124/2017 e legge sul diritto d’autore. n. 633/1941 e successive modificazioni) gli utenti della Biblioteca Museo Teatrale SIAE possono effettuare gratuitamente riproduzioni di materiali non soggetti a restrizioni per motivi di tutela e conservazione, utilizzando mezzi propri (smartphone, tablet o macchina fotografica senza flash e senza treppiedi) qualora le immagini vengano utilizzate per uso personale di studio, per ricerca e per attività svolte senza fini di lucro. A tal fine gli utenti devono compilare e consegnare il modulo delle riproduzioni in sede (disponibile in loco) e attenersi alle modalità previste.
La Biblioteca Museo Teatrale SIAE offre un servizio di riproduzioni dei materiali a distanza per uso personale e di studio oppure per uso commerciale. Per usufruirne occorrerà compilare uno dei due moduli Riproduzioni a distanza ad uso personale e di studio o Riproduzioni a distanza per uso commerciale e inviare la richiesta via email. Il preventivo verrà inviato entro un massimo di 10 giorni dalla richiesta e avrà una validità di 30 giorni.
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Le raccolte e la storia della Biblioteca Museo Teatrale SIAE
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Il nucleo originario delle raccolte della biblioteca e del museo è costituito dalla collezione privata di Luigi Rasi (1852-1918), attore, studioso di storia del teatro e per molti anni direttore della Scuola di Recitazione di Firenze.
Nel corso della sua vita, Rasi raccolse documenti e cimeli di ogni genere collegati con la storia del teatro e dello spettacolo, soprattutto in Italia, ma in qualche caso la sua collezione si arricchì anche dei frutti di ricerche e scoperte all'estero. Del fondo Rasi, ad esempio, fa parte una piccola collezione di preziose marionette cinesi a bacchetta del XVIII secolo, che egli acquistò durante un viaggio in Cina. Il catalogo della raccolta, pubblicato nel 1912, costituisce una preziosa fonte d'informazioni sulla provenienza di molti documenti ed oggetti del nucleo originario, anche se non tutti i materiali descritti sono attualmente presenti nei cataloghi della Biblioteca e del Museo teatrale SIAE.
Altri importanti fondi si sono aggiunti nel tempo: il fondo librario Cesare Levi, l'archivio Capranica, la biblioteca di Carlo Emilio Gadda affidata per lascito testamentario, (si tratta della biblioteca che Gadda conservava nella sua ultima casa in via Blumensthil, a Roma, composta di circa 2.500 volumi e di 70 testate di periodici in varie annate e alcune carte relative agli inizi dell'attività di Gadda come ingegnere, negli anni Venti), gli archivi di Edoardo Boutet ed Adolfo Re Riccardi, il fondo fotografico Gastone Bosio, la raccolta iconografica Armando Petrucci, il fondo Ettore Petrolini, la raccolta di caricature di Umberto Onorato, le collezioni di bozzetti scenografici di Augusto Carelli e Franco Laurenti, e molti altri fondi di varia tipologia e consistenza.
La Biblioteca conserva circa 50.000 volumi, provenienti da donazioni o acquisti. Le raccolte librarie vanno dalle edizioni cinquecentine alle pubblicazioni contemporanee. Le tipologie sono in rapporto con la specializzazione della Biblioteca: opere teatrali di tutte le epoche, le nazioni e i generi, saggi critici e storie del teatro e dello spettacolo in tutte le sue forme, opere di consultazione e repertori, letteratura professionale biblioteconomica. Di particolare pregio sono le edizioni cinquecentine e seicentine (rispettivamente 244 e 346 esemplari). Fra le cinquecentine, particolarmente preziosi sono il Sofocle latino edito a Venezia nel 1543 da Giovanni da Borgofranco, l'Aristofane nel testo greco (Firenze, Bernardo Giunta 1515 e Benedetto Giunta 1540) e in versione italiana (Venezia 1545), il Plauto in latino stampato da Lazzaro Soardi a Venezia nel 1511, il Terenzio in latino (1553 e 1569) e in italiano (1542), il Seneca tradotto da Lodovico Dolce (1560). Il teatro del XVI secolo è presente in edizioni coeve: le commedie dell'Ariosto, del Ruzante, del Machiavelli, dell'Aretino, del Calmo, del Dolce, del Cecchi, del Lasca. Numerose le descrizioni di feste e tornei. Da ricordare, ancora, la trattatistica su diversi argomenti: Delle antichità di Roma nel quale si tratta de' circi, theatri et anfitheatri... di Pirro Ligorio (1553), La pratica della perspettiva... di Daniele Barbaro (1568), Della poesia rappresentativa e del modo di rappresentare le favole sceniche di Angelo Ingegneri (1598). Dal XVII secolo, si fa consistente la presenza della Commedia dell'Arte, con le famiglie dei comici, come gli Andreini (Isabella, Francesco e Giovan Battista, con molte edizioni delle loro lettere, rime e commedie), e la vasta trattatistica pro e contro il teatro (Della christiana moderatione del theatro di G. Domenico Ottonelli, 1615; Brevi discorsi intorno alle commedie, commedianti et spettatori di Pier Maria Cecchini, 1621; la Supplica di Niccolò Barbieri, 1634; Dell'arte rappresentativa premeditata e all'improvviso di Andrea Perrucci, 1699). Particolarmente pregevoli i grandi volumi di tavole, come Le costume historique di Albert Racinet e Denkmäler des Theaters di Joseph Gregor, e l'edizione in cinque volumi dei bozzetti di Carlo Ferrario, scenografo alla Scala (1913). Fra gli autori drammatici italiani, Carlo Goldoni è presente in biblioteca in quasi tutte le edizioni, dal Settecento ad oggi. Cospicuo è anche il corpus shakespeariano. Il catalogo comprende molte edizioni delle opere di Shakespeare, che si collocano soprattutto fra Otto e Novecento, e vastissima è la letteratura critica sul grande drammaturgo inglese. Altri autori dei quali la biblioteca conserva numerose edizioni sono Molière e Scribe. In generale, il teatro francese è presente con centinaia di autori e migliaia di volumi. La Biblioteca conserva anche un consistente fondo di libretti per musica. I titoli di periodici in catalogo sono 400, per la maggior parte italiani. Sono però presenti anche riviste che illustrano l'attività dei teatri in ogni parte del mondo, dall'Asia all'Australia, dall'America Latina alla Repubblica Sudafricana. Fra i periodici storici sono particolarmente pregiati alcuni almanacchi del Settecento, come L'Almanacco de' teatri di Torino e L'Almanach historique et chronologique de tous les spectacles, ed alcune rassegne periodiche ottocentesche di testi teatrali, come la Biblioteca Ebdomadaria Teatrale e la Galleria teatrale edita da Barbini. I periodici contemporanei sono circa 80, fra italiani e stranieri.